Piccoli prestiti per dipendenti comunali: i migliori di Marzo 2024, offerte, guida

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In Italia, i lavoratori comunali godono di privilegi. Un dibattito antico e segreto sembra mobilitare chiaramente l’attenzione della gente per distogliere l’attenzione della gente dai problemi reali del nostro Paese.

Sei un impiegato comunale e hai bisogno di un prestito che permetta di realizzare tutti i tuoi sogni e le spese impreviste? Se hai bisogno di una certa quantità o liquidità per gestire eventi che non puoi prevedere o eseguire progetti specifici, ti preghiamo di inoltrare la richiesta di prestito all’ufficio Inps Inpdap più vicino a te. Se non comprendi i termini del servizio di credito fornito da Inps (ex Inpdap), puoi utilizzare questa guida per approfondire davvero il problema e avere una spiegazione di tutti i problemi che ti possono venire in mente.

Grazie alla convenzione siglata con l’INPS, molte banche ed enti impegnati in attività finanziarie sono in grado di erogare ed emettere prestiti riservati ai dipendenti comunali a tassi e condizioni preferenziali. Il vantaggio è che il tasso fisso è inferiore all’interesse “medio” con la possibilità di estinguere il prestito tramite la cosiddetta cessione del quinto. Vediamo in questa guida quali condizioni sono necessarie per presentare una domanda, le condizioni economiche che si applicano in base al prodotto di credito richiesto e la finanziaria o banca che può soddisfare le vostre diverse esigenze.

Ai sensi del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, è stata istituita l’organizzazione amministrativa dei comuni. Dopo aver chiarito il riferimento giuridico e il riferimento alla materia degli enti locali, i dipendenti assunti tramite concorso pubblico con atti, funzioni ufficiali e amministrative dell’Amministrazione comunale, possono beneficiare ed ottenere tutti i privilegi e le autorizzazioni creditizie previste dall’Ufficio di Previdenza Sociale Inps, ovviamente su richiesta, presentando una domanda.

Chi ha diritto ai prestiti per dipendenti comunali?

Secondo il regolamento approvato e pubblicato sul sito INPS (già Inpdap), possono beneficiare dei servizi di credito INPS tutti i soggetti iscritti alla gestione unificata dei redditi sociali e creditizi. Inoltre, oltre all’iscrizione ad un fondo crediti, i dipendenti comunali che intendono beneficiare di tale servizio devono avere anche un periodo di servizio quadriennale e contributi quadriennali alla suddetta gestione unificata.

I partecipanti alle attività di servizio devono essere titolari di contratti di lavoro a tempo indeterminato o titolari di contratti di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a tre anni al momento della domanda. I coniugi che sono entrambi impiegati comunali iscritti alla gestione unificata del credito e dei servizi sociali possono presentare domande di prestito separate per lo stesso evento entro il periodo di validità.

Come si presenta la domanda?

I lavoratori alle dipendenze degli Enti comunali, secondo una qualsiasi delle suddette istruzioni, possono contattare direttamente Pin nell’area riservata per inoltrare direttamente in via telematica le domande di prestito dagli interessati, oppure inviare le domande tramite l’ufficio comunale. La domanda verrà verificata secondo la sequenza temporale presentata e inoltrata all’ufficio Inps Inpdap di zona, provvederà alla sua successiva erogazione del prestito, fornendo di volta in volta i relativi documenti richiesti. In caso di rigetto della richiesta di finanziamento, l’ufficio provinciale o regionale che ne ha competenza, invierà al richiedente apposito avviso di rigetto, indicando la motivazione.

La forma del piccolo prestito con la cessione del quinto

Vi possono beneficiarne i dipendenti comunali assunti con contratto a tempo determinato non inferiore a 3 anni.

Inolte, secondo quanto sancito dall’art 13 del DPR 180/1950, il contratto di cessione del quinto, durante il periodo di validità del contratto, è tenuto a destinare il TFR a garanzia dell’obbligazione. Per tutti coloro che necessitano di un piccolo importo (microprestiti), la quinta distribuzione di stipendi e pensioni (per ex dipendenti comunali) è un prodotto di credito ideale, ottenibile riscuotendo direttamente le rate dalla retribuzione mensile del dipendente estinto. La durata del piano di ammortamento va da un minimo di 12 mesi a un massimo di 48 mesi. Per quanto riguarda l’aliquota fiscale applicabile, è fissata al 3,50% e la ritenuta alla fonte per le spese amministrative è fissata allo 0,50%.

I dipendenti comunali non hanno bisogno di garanzie nei prestiti

In effetti, il fatto che i vecchi privilegi siano tolti ad altri lavoratori italiani tranne che ai dipendenti pubblici e comunali, questo permette a loro di vivere in pace con il sistema creditizio italiano. Agli occhi di banche e istituzioni finanziarie, il fatto che abbiano due caratteristiche fondamentali è la ragione della scoperta di questa diversità:

  • Capacità di reddito dal libro paga esistente come base per il piano di rimborso del denaro ricevuto tramite prestito;
  • Considerando l’esistenza dell’articolo 18, l’occupazione è in realtà un fatto impeccabile. In effetti, un lavoratore del settore pubblico può essere licenziato solo se esiste un motivo valido, ossia una giusta causa, infatti questo è difficile che possa perdere il lavoro, al contrario di quanto avviene nel mondo del lavoro privato.

Pertanto, è per questo motivo che questi lavoratori hanno aperto la porta dove hanno deciso di richiedere un prestito. Infatti l’esistenza dello stipendio porta direttamente all’utilizzo di una formula che è un quinto dello stipendio, la cosiddetta cessione del quinto di cui abbiamo già parzialmente parlato.

La cessione del quinto

Il quinto tipo di stipendio è una formula speciale che consente a una persona pagata di rimborsare i soldi guadagnati dopo aver detratto il 20% dello stipendio ogni mese fino a quando il debito non viene cancellato. In pratica, i lavoratori devono solo mostrare le buste paga per ottenere un numero basato sulla loro dimensione, senza dover fornire altre garanzie, come le garanzie relative alla reputazione. Se attualmente non disponi di altri prestiti che potrebbero ostacolare il piano di rimborso concordato, è probabile che la tua richiesta venga accettata. Anche perché gli esperti ritengono che il quinto stipendio rappresenti una formula favorevole, soprattutto per le società finanziarie che lo accettano. Per una serie di buone ragioni, dobbiamo prima iniziare con tassi di interesse elevati. In questo modo, la comodità di funzionamento viene quasi completamente trasferita al proprio fianco.

I vantaggi possono essere ottenuti anche attraverso una gestione pratica molto casuale. Ad esempio, la Banca d’Italia è stata spinta più di una volta a richiedere il rispetto della quinta legge sul salario. E imporre comportamenti trasparenti alle aziende del settore. Innanzitutto, è obbligato a presentare prospetto e documenti per spiegare meglio la situazione ai potenziali clienti.

Bisogna però essere attenti al TAEG e al TAN: Quando è necessario valutare la convenienza di un prestito, è necessario prima considerare TAEG o tasso di interesse annuo effettivo globale. Un indicatore più utile del TAN (tasso di interesse annuo effettivo), perché considera non solo il tasso di interesse applicabile al finanziamento, ma anche tutti gli altri costi ad esso associati. Il costo ausiliario è un dato di fatto e difficilmente può essere ignorato. A partire dalle assicurazioni, queste spese includono voci di spesa che possono aumentare notevolmente l’importo del rimborso mensile, essenziale in questa tipologia di prestito. E può rimborsare fino al 6% dell’importo totale.

Prestiti convenzionati

Va inoltre ricordato che l’INPS non solo concede prestiti direttamente ai dipendenti comunali richiedenti di prestiti, ma prevede anche convenzioni con banche e finanziarie per consentire loro di erogare finanziamenti.

Naturalmente, nel secondo caso, il prestito erogato non è molto conveniente. Infatti, oltre alle normali spese del mutuo, aggiungeremo naturalmente il premio che queste società stanno combattendo nella trattativa relativa all’emissione del prestito. È per questo motivo che prima di ricorrere ad un finanziamento negoziato è bene scoprire se è possibile vedere la tua richiesta accettata direttamente dall’istituto di previdenza sociale, in quanto quest’ultimo potrebbe garanti dei costi del debito molto più convenienti e accessibili.

Consigli finali

I prestiti ai dipendenti comunali sono prodotti ideali del sistema creditizio. Infatti, in questo caso, l’esistenza dello stipendio consente di stabilire un piano contrattuale di rimborso del debito incentrato su una formula basata sullo stipendio. Di conseguenza, la rata mensile verrà automaticamente detratta dallo stipendio fino all’esaurimento del piano. È per questo motivo che le istituzioni finanziarie non richiedono garanzie per poter concedere garanzie ai richiedenti. Non importa in termini di reddito o logica, non è in termini di credibilità. Puoi anche iscriverti all’elenco dei cattivi pagatori e avere la possibilità di ottenere un prestito tenendo conto dell’automaticità stimata in busta paga.

Tuttavia, prima di rivolgersi al sistema del credito, i dipendenti pubblici dovrebbero cercare di utilizzare i prestiti INPS. Già dal 2011, infatti, l’ente previdenziale ha assunto questa funzione grazie all’INPDAP, quest’ultima ormai incorporata all’interno dell’Inps (tant’è che viene spesso chiamata ex Inpadap). La concessione di prestiti ai richiedenti è effettivamente vantaggiosa, soprattutto in termini di rimborsi mensili. Infatti è sufficiente confrontare un prestito INPS con un prestito concordato o un finanziamento proposto da banca e finanziaria per rendersi conto dell’enorme differenza tra le soluzioni proposte. E fai la scelta migliore.

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