Prestiti dipendenti pubblici tempo determinato: i migliori di Dicembre 2024, finanziarie, guida

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La guida completa per i prestiti ai dipendenti pubblici che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato

Chiunque abbia un contratto di lavoro fisso può richiedere mutui e prestiti garantiti pagati per realizzare i propri sogni e progetti di finanziamento, anche se è complicato e difficile contattare banche e società intermediarie del credito. In generale, le banche e le società finanziarie preferiscono i lavoratori che sono assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato e non considerano tutto il personale che ha contratti di lavoro a tempo determinato o di collaborazione o contratti atipici, apprendisti, lavoro a progetto e lavoro interinale come “oggetti bancabili”.

Non tutte le banche sono disposte ed erogano prestiti a lavoratori con contratto a tempo determinato, anche se richiederlo non è certo una cosa negativa, soprattutto se sei un dipendente della Pubblica Amministrazione e con apposita convenzione con INPS (ex Inpdap), possono beneficiare della garanzia di partecipazione alla gestione unificata dei benefici sociali e creditizi (c.d. fondo crediti). Non solo, secondo il “Regolamento” in materia di attività di credito ai dipendenti del settore pubblico, è molto gradito nella pratica aziendale e commerciale che sia possibile sottoscrivere un contratto di cessione del quinto stipendio con le seguenti società: ammortamento programmato e fisso- Rimborso a termine La durata del contratto di lavoro è la stessa. Questo per garantire che lo stipendio mensile percepito dai lavoratori sia una forma di garanzia.

Quale requisiti bisogna rispettare per poter effettuare la richiesta al prestito Inps (ex Inpdap)

Per quanto riguarda le condizioni necessarie affinché un soggetto assunto con contratto a tempo determinato possa presentare domanda di finanziamento all’istituto di previdenza Inps (ex Inpdap), la normativa stabilisce i requisiti per l’ottenimento di prodotti di credito, ed è indicato all’art. 2 del titolo “Destinatari della prestazione”:

Possono accedere alla prestazione gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che vantino quattro anni di anzianità di servizio utile a conseguire qualunque trattamento di quiescenza, nonché quattro anni di versamento contributivo alla predetta Gestione unitaria. Gli iscritti in attività di servizio devono, all’atto della domanda, essere titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato; i titolari di contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni possono fruire, ai sensi dell’articolo 13 del D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, di cessioni estinguibili nell’arco di vigenza del contratto con l’obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto a garanzia dell’obbligazione.”.

Si evince dalla normativa sull’attività creditizia che Inps (ex Inpdap) prevede la possibilità di erogare prestiti anche a chi è assunto con contratto di lavoro a tempo determinato, purché la durata non sia inferiore a 36 mesi e possa preferire di stanziare un quinto dello stipendio mediante il rilascio del TFR a garanzia delle obbligazioni finanziarie.

La procedura per richiedere un prestito per dipendenti pubblici

Così come accade con i lavoratori a tempo indeterminato, anche coloro che hanno sottoscritto un contratto di lavoro a tempo determinato, hanno la possibilità di accedere anche all’attività creditizia dell’Inps (ex Inpdap) scaricando il modulo di domanda online, compilandolo per intero e inviandolo in formato elettronico. Per quanto riguarda la trasmissione delle richieste di prestito, i lavoratori temporanei possono utilizzare personalmente i servizi online predisposti sul sito dell’agenzia dell’ufficio di previdenza sociale e utilizzare i loro nomi di accesso e password personali per la verifica dell’identità. Oppure puoi continuare ad inoltrare la domanda tramite l’ufficio competente dove lavori, e l’ufficio competente la trasmetterà per via telematica all’ufficio provinciale o regionale Inpdap per la successiva valutazione e pagamento del finanziamento in base all’ordinanza, insieme a tutti i documenti pertinenti necessari.

Si può optare anche per i piccoli prestiti disposti sempre dall’Inps (ex Inpdap)

Certo, per chi ha firmato un contratto di lavoro a tempo determinato, i prodotti di credito dei microprestiti Inpdap sono i prodotti più costosi ed esigenti per tali dipendenti del settore pubblico. Il motivo del successo di questo tipo di prodotti di credito è semplice, ovvero l’importo di questi prestiti non è troppo elevato, e il periodo del piano di rimborso e il periodo di rata mensile possono essere effettuati entro un tempo limitato e non superare la durata del contratto di lavoro. Inoltre, per quanto riguarda le modalità di rimborso di questi piccoli prestiti Inpdap, è possibile avvalersi del quinto contratto di cessione approvato con D.P.R. n. 180/50. Per i piccoli prestiti Inpdap i dipendenti possono scegliere di rimborsare il prestito in rate mensili di 12, 24, 36 e 48 mesi, che sono annuali, due, tre e quattro anni.

Se il richiedente non continua a trattenere il prestito con cessione del quinto, può richiedere uno stipendio mensile medio fino a due, quattro, sei o otto, senza intaccare il limite di un quinto trasferibile. Il tasso di interesse nominale annuo dell’importo totale dei piccoli prestiti è del 4,25% e le spese amministrative e la ritenuta alla fonte relative al fondo rischi è dello 0,50%.

Cessione del quinto: i dipendenti pubblici a tempo indeterminato possono accedervi

Naturalmente, per i lavoratori del settore pubblico che hanno sottoscritto un contratto di lavoro a tempo determinato, la quinta legge sulla distribuzione (DPR 180/1950) e le successive leggi 311/2005 e 80/2005 sono ancora molto apprezzate. Il pagamento del capitale richiesto viene effettuato tramite assegno circolare non negoziabile emesso al dipendente, oppure tramite bonifico bancario intestato al sottoscrittore di un conto corrente. Il tasso di interesse è fisso, quindi il pagamento della rata rimane lo stesso per tutto il periodo di ammortamento, e il prestito viene rimborsato tramite accredito diretto e automatico sulla paga mensile dei lavoratori.

L’onere assicurativo

Al fine di tutelare e consolidare i prestiti Inps Inpdap è normalmente richiesta la sottoscrizione di assicurazioni sulla vita e sui rischi del lavoro. In caso di decesso di un lavoratore assunto con contratto a tempo determinato, la compagnia di assicurazione pagherà integralmente al creditore il debito residuo, senza diritto di chiedere aiuto ai familiari. In caso di risoluzione del rapporto di lavoro (prima della scadenza del contratto di lavoro), piuttosto che dopo un rapido trasferimento come liquidità, la compagnia di assicurazione paga il creditore e si riserva il diritto di regresso al sottoscrittore. debitore e l’oro originale. Se ti trasferisci presso altro datore di lavoro o altra pubblica amministrazione o ti trasferisci presso altro datore di lavoro entro un periodo di circa 6 mesi, l’agenzia di credito rinnoverà il contratto alla nuova azienda / ente pubblico. Il pagamento rateale continuerà ad essere trattenuto direttamente sulla nuova busta paga e la compagnia assicurativa non interferirà.

Il contratto di fideiussione per aumentare le probabilità di ottenere un prestito personale: il cosiddetto garante

Quando si ha un contratto a tempo determinato, è difficile ottenere un prestito personale da una banca o da un istituto finanziario, soprattutto se non si ha uno stipendio o un reddito autonomo, quindi sorge una domanda: come ottenere un prestito personale quando si è dipendenti pubblici a tempo determinato?

La soluzione sta nel contratto di fideiussione, che sostanzialmente include una garanzia personale di terzi. In effetti, è il garante, il che significa che se il debitore è inadempiente, sarà tenuto a pagare il prezzo. Ovviamente su questo presupposto grava una pesante responsabilità per chi dovrebbe svolgere il ruolo di garante, tale responsabilità è talmente grande che è solitamente detenuta dai genitori e dalle persone vicine al debitore. Si precisa che il garante ha notevolmente ridotto il tasso di interesse, se si vuole ridurre ulteriormente il tasso di interesse si può valutare la stipula di altri contratti di garanzia, che porteranno alla cosiddetta determinazione congiunta. In questo caso, i vari garanti possono essere tutti i garanti dell’intero debito, oppure i garanti di diverse e giuste parti del debito.

C’è anche l’assunzione di una garanzia, cosiddetta fideiussione bancaria, in questa garanzia, oltre alla banca che firmerà il contratto con il debito principale, un’altra banca funge da garante del debito. Tuttavia, ci sono differenze in questo caso, ad esempio, in caso di insolvenza del debito, le banche spesso richiedono un deposito. Tuttavia, anche quando si è giovani, è un ottimo modo per abbassare i tassi di interesse o ottenere prestiti personali.

Conclusioni e consigli finale per i dipendenti pubblici

E’ molto diffuso tra i lavoratori e tra le persone in generale non effettuare un determinato studio e approfondimento dei prestiti che risiedono nel mercato. Vengono offerti moltissimi strumenti e prodotti finanziari al riguardo e non è intelligente buttarsi sul primo che capita.

Inoltre consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista che possa offrire le giuste osservazioni e consigli. In particolare un commercialista o un avvocato in modo tale che possa dare le giuste annotazione di stampo economico e normativo.

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